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(No War)

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20 marzo 2023

Un‘opera artistica sonora “site specific” per esprimersi contro ogni guerra. Un alternarsi di suoni e stimoli visivi che riprende, trasforma e amplifica il tono audio del codice Morse internazionale, mentre trasmette il messaggio “No War” (“No Guerra”). La nuova installazione al MUSE, dal 21 marzo 2023, annuncia la chiusura quotidiana del museo e vuole scuotere le coscienze di visitatrici e visitatori e lanciare con l’arte un messaggio di pace in tutto il mondo.
A cura di Agostino Carollo.

L’installazione “No War” al MUSE – spiega il curatore Carollo – è un contributo all’importante dialogo sulla pace e la convivenza pacifica tra i popoli. Attraverso l’arte e la musica, l’installazione vuole far riflettere sulle conseguenze della guerra e sulla necessità di costruire una società basata sulla pace e sulla cooperazione.

Gli abbiamo chiesto come sia nata l’idea di utilizzare il codice Morse per questa installazione.

Volevo creare – racconta – un effetto sonoro interessante che potesse comunicare il messaggio specifico “No War” attraverso il suono. Ho scelto il codice Morse perché si memorizza ascoltando il suono caratteristico di ogni carattere, come se ogni insieme di suoni fosse una lettera. Inoltre, il codice Morse è un sistema di comunicazione molto semplice e universale, che può essere facilmente riconosciuto da molte persone in tutto il mondo.

L’opera è stata realizzata grazie a un’onda sinusoidale pura generata da uno dei sintetizzatori analogici del curatore, generando le parole “No War” in codice Morse e inserendole a tempo in una sequenza ritmica di due battute da 4/4. Il “cuore” dell’opera è proprio questa particolare ritmica.

Per l’arrangiamento – conclude Carolloho ricercato, campionato, sintetizzato ed elaborato digitalmente vari suoni tra i quali vi sono quello del rivelatore acustico del telegrafo elettrico, quello degli impulsi sonar e altri, con l’obiettivo di rendere il più emozionante possibile l’ascolto per i visitatori del museo. Per il video, invece, mi sono ispirato al telegrafo ottico della Marina.

Chiara Veronesi
Relazioni istituzionali e ufficio stampa
Ufficio stampa
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