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Percorso espositivo

Gli imperdibili

Diademi, pugnali, abiti e un’antica canoa. Perfino un pezzo di pane a base di farro. Sono alcuni degli oggetti artigianali riaffiorati dal villaggio palafitticolo di 4.000 anni fa e che oggi puoi vedere in museo.  In uno spazio senza vincoli di confini e percorsi, dove puoi “toccare con mano” la preistoria e immergerti nella ricostruzione di un villaggio palafitticolo. Grazie alle attività e ai piccoli e grandi oggetti esposti, scopri cosa ci accomuna alle civiltà preistoriche. 

Il tessuto

Il fondo argilloso del lago ha conservato i manufatti di origine vegetale.
Gomitoli, frammenti di reti, pezzi di tessuti realizzati con varie lavorazioni ingentilite dall’aggiunta di semi nella trama, una fascia-cintura con una decorazione a rombi concentrici, creati con una tecnica che ricorda il broccato.

Il bronzo

Diademi, spilloni, lame per ascia e il bellissimo “pugnale tipo Ledro”: sono tutti reperti fatti in bronzo, il materiale principe dell’età delle palafitte, tanto importante e innovativo da aver dato il nome a un periodo l’“Età del bronzo”.

La canoa

Ricavata da un unico pezzo di abete lungo più di 5 metri, la canoa è la regina dei reperti in legno portati alla luce nel corso degli scavi. Venne realizzata circa 3.600 anni fa e probabilmente fu usata per trasportare materiali e attrezzi da una sponda all’altra del lago, o per raggiungere i posti più adatti alla pesca.

Il pane

La storia del pane inizia nel Paleolitico, passa attraverso gli antichi Egizi e lascia una traccia anche a Ledro. Ebbene sì! I nostri antenati palafitticoli macinavano i cereali e cuocevano dei pani, proprio come quello esposto in una delle “vetrine gioiello”.