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Le collezioni di Geologia

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8 Collezioni, 20.000 campioni, Periodo di raccolta: dal 1770 ca

Le collezioni geologiche del Museo delle Scienze comprendono circa 20.000 campioni (44.000 singoli pezzi) costituiti da minerali (7.000), rocce (3.000) e fossili (10.000). Il nucleo più antico delle collezioni è tardo-settecentesco, mentre gran parte delle acquisizioni è avvenuta tra i primi del ‘900 e gli anni ‘60 del secolo scorso; a questi si aggiungono i reperti frutto di recenti acquisizioni dovute a specifiche campagne di ricerca, donazioni da parte di collezionisti e acquisti finalizzati alla realizzazione degli apparati espositivi del Museo.

Mineralogia

Consistenza: 7.000 campioni, 10.000 singoli pezzi
Periodo di raccolta: Dal 1770 ca. ad oggi
Principali contributori: Vincenzo Taxis, Augusto Sourdeau, Nello Cerquettini
Area geografica: Trentino (30%) resto d’Italia (20%), Europa (35%), Paesi extra-europei (5%), non determinabile (10%)

Le collezioni mineralogiche del Muse conservano ben 7.000 campioni. Esse vantano un’origine tardo-settecentesca e sono state implementate nel corso dei secoli grazie al contributo dei conservatori e alle donazioni di collezionisti.

Oltre il 50% dei minerali è di provenienza nazionale; circa il 35% viene da località europee e di queste oltre i 2/3 appartengono alla sfera d’influenza dell’ex Impero austro-ungarico. Tra i campioni italiani è evidente la netta prevalenza di provenienze dal Trentino-Alto Adige (76%); oltre i 3/4 di questi ultimi campioni si riferiscono alla provincia di Trento.

Consistenza: Non verificabile
Periodo di raccolta: 1770-1850
Principali contributori: Vincenzo Taxis, Antonio Scutelli

L’antica collezione Taxis-Scutelli nacque dall’interesse mineralogico di Ferdinando Vincenzo Taxis Bordogna Valnigra (1756-1824), considerato il fondatore di quelle che diverranno le collezioni del primo museo scientifico di Trento, successivamente portato avanti da don Antonio Scutelli (1773-1846), sacerdote e insegnante trentino. La collezione, oggi non più identificabile nella sua originaria unitarietà, è descritta nell’ Elenco della Collezione Taxis-Scutellio, manoscritto in due fascicoli conservato presso la Biblioteca del Muse di Trento.

Consistenza: 650 campioni
Periodo di raccolta: 1922-
Principali contributori: Giovanni Battista Trener, Vincenzo Sanfilippo, Matteo Holzauser
Area geografica: Trentino-Alto Adige

La collezione Miniere (650 campioni), significativa campionatura di mineralizzazioni relativa ai lavori di ricerca compiuti da varie società minerarie in Trentino-Alto Adige, fu avviata nel 1922, anno di fondazione del Museo Civico di Storia Naturale di Trento. Raccoglieva inizialmente solo 40 dei cosiddetti “minerali utili” ma crebbe rapidamente soprattutto grazie al contributo di Giovanni Battista Trener. Nel 1930 venne affidata all’ingegnere Vincenzo Sanfilippo, capo dell’Ufficio Minerario di Trento, e dal 1933 al 1940 a don Matteo Holzhauser.

Consistenza: 279 campioni
Periodo di raccolta: 1959-1980
Area geografica: Valli di Fiemme e Fassa (TN)

La Collezione Cerquettini (279 campioni), frutto dell’attività di ricerca mineralogica condotta dal sig. Nello Cerquettini di Peveragno (CN) tra il 1959 e il 1980, è stata acquisita tra il 2009 e il 2012 unitamente al catalogo originario, che presenta numerose annotazioni riguardanti i siti di ritrovamento. La raccolta è incentrata principalmente sui minerali delle Valli di Fiemme e di Fassa, particolarmente interessante è la campionatura di pseudomorfosi.

Paleontologia

Contenuto: Invertebrati, Vertebrati, Vegetali
Consistenza: 10.000 campioni, 30.000 singoli pezzi
Periodo di raccolta: Dal 1890 ad oggi
Principali contributori: Sergio Venzo, Angelo Morlang, Luigi Baroldi, Leo Mazzucchi
Area geografica: Trentino-Alto Adige (principale)

Le collezioni paleontologiche del Museo delle Scienze sono composte da 10.000 campioni derivanti da raccolte di diversa origine. Il materiale comprende reperti provenienti dai principali siti del Trentino e in minor misura da siti italiani ed esteri. I lotti più significativi sono rappresentati dalle faune terziarie della Valsugana e del Monte Brione, dai fossili delle Dolomiti e delle formazioni giurassiche del Monte Giovo (Brentonico), da resti e impronti di vertebrati, raccolti grazie all’attività di ricerca del museo.

Petrografia

Consistenza: 3.000 campioni
Periodo di raccolta: Dal 1890 ad oggi
Principali contributori: Giovanni Battista Trener
Area geografica: Trentino, ex Impero austro-ungarico

La collezione petrografica del Muse è costituita da circa 3.000 campioni provenienti da tutto il territorio trentino. Essa deriva per la maggior parte dalle ricerche del geologo Giovanni Battista Trener, a cui si aggiunsero diverse altre raccolte donate al museo da vari studiosi. Un importante nucleo è la interessante raccolta del barone Augusto Sourdeau, che comprende tutti i tipi di pietra che venivano utilizzati in architettura e scultura nell’impero austro-ungarico.