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Mali Weil

Board NxT 2023

Mali Weil è una piattaforma artistica costituita da Elisa Di Liberato, Lorenzo Facchinelli e Mara Ferrieri, di base a Trento (IT).

Dal 2012 sviluppa una ricerca che indaga le potenzialità della performance come spazio di diffusione di immaginario politico. La sua produzione visiva spazia dalla performance al product e speculative design, dai prodotti editoriali al cinema, ma opera anche attraverso progetti curatoriali e workshop, creando set up partecipativi e relazionali, piattaforme di discussione e scambio, scuole aperte e itineranti che affrontano tematiche diverse come l’azione, il ruolo e la responsabilità dei cittadini nello spazio urbano, o immaginari legati a temi di tipo ecologico e politico.
Caratteristica dell’approccio di Mali Weil è la capacità di mescolare strumenti mutuati dall’arte, con la fiction, la filosofia e linguaggi di tipo scientifico.

Ha presentato il proprio lavoro in sedi e manifestazioni di prestigio tra cui Hamburger Bahnhof, Museo Mart, Galleria Civica, La Triennale di Milano, GAMeC, Museo Muse, Milano Design Week, Centrale Fies, Parco Arte Vivente, Circolo del Design, SAAL Biennaal Tallinn, Trento Film Festival, Museo MAXXI, Venice Design Biennial durante la Biennale Architettura di Venezia e altri.

Dal 2013 ha la direzione creativa dell’art-based brand Animal Spirits per il quale ha realizzato diverse collezioni, prodotto performance, tenuto workshop in università e accademie in Italia e all’estero (IED Torino e Venezia, Circolo del Design Torino, Politecnico di Torino, ZHdK Zurigo, DAMU Praga), e collaborato con giovani designer e artigiani.
Mali Weil, inoltre, collabora stabilmente con Centrale Fies ed è autrice del libro The shining reverie of unruly objects (Bruno, Venezia 2020), un saggio narrativo che ragiona sulle relazioni tra oggetti, narrazioni e performance. Il suo attuale progetto di ricerca The Mounatin of Advanced Dreams (vincitore Italian Council X) riflette in maniera critica sul concetto di diplomazie interspecie.

Per MUSE è ideatore della piattaforma Like Life, che dal 2021 riflette sulle relazioni col vivente, incrociando gli sguardi di scienze, design, filosofia, narrativa e altri approcci del contemporaneo tramite programmi curati, laboratori e conversazioni sia online che all’interno del museo.

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