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Museo Amico delle bambine, dei bambini e degli adolescenti

La nascita del progetto

Il MUSE è il primo museo italiano ad aver ottenuto il riconoscimento UNICEF “Musei Amici delle bambine, dei bambini e degli adolescenti”.

Dopo aver messo a punto lo standard grazie al MUSE, tutte le realtà interessate posso partecipare al percorso UNICEF.

L’importante riconoscimento è giunto al termine di un percorso sperimentale durato più di un anno e concluso nel maggio 2019 che ha visto coinvolti oltre al MUSE, anche la Provincia autonoma di Trento e l’UNICEF.
L’obiettivo del progetto UNICEF “Musei Amici delle bambine, dei bambini e degli adolescenti” è offrire ai musei e alle biblioteche la possibilità di entrare a far parte, con le proprie competenze e specificità, di un lavoro corale che dia concretezza alla Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e quindi offra pari opportunità di crescita e apprendimento alle/i bambine/i e alle/i adolescenti.
Il MUSE – che ha preso parte attiva alla definizione dei principi del progetto fin dal suo avvio – è il primo museo italiano a potersi fregiare di questo titolo, un riconoscimento importante.

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Il progetto

L’attribuzione del riconoscimento UNICEF “Museo amico” al MUSE è avvenuta nell’ambito di “Un pomeriggio per i diritti”, giornata dedicata all’anniversario della ratifica italiana della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, diventata legge il 27 maggio 1991.

Il progetto Musei Amici delle bambine, dei bambini e degli adolescenti completa il Programma UNICEF Italia Amica dei bambini e degli adolescenti, che comprende i Programmi Città, Scuole, Ospedali e Comunità, ed è stato sviluppato grazie al contributo del Dipartimento salute e politiche sociali della Provincia autonoma di Trento, del Comitato UNICEF di Trento e del MUSE.

Partendo dalla consapevolezza che la responsabilità educativa riguarda tutta la comunità, il progetto è stato elaborato sulla base dei quattro principi generali della Convenzione: non discriminazione, pieno sviluppo delle/i bambine/i, superiore interesse nelle scelte che riguardano le/i bambine/i e le/gli adolescenti, ascolto e partecipazione.

La sperimentazione al MUSE

La sperimentazione del progetto al MUSE è durata un anno, ha coinvolto attivamente tutto il personale del museo e ha previsto la rilettura di tutte le azioni e gli spazi del museo dedicati al target 0-18 anni: un cambiamento profondo che ha creato occasioni di partecipazione attiva e diretta dei bambini e degli adolescenti. Il percorso ha portato il museo a prendere coscienza dell’importanza di:

  • valorizzare ulteriormente i percorsi per le/i bambine/i e le/gli adolescenti nella propria offerta
  • sviluppare nuove proposte per il target 0 – 18
  • organizzare gli spazi tenendo conto dell’importanza di un “museo amico” nella crescita e nello sviluppo delle/i bambine/i e delle/i ragazze/i
  • diventare luogo di incontro e di elaborazione comune fra le realtà che condividono gli stessi obiettivi
    rendere le/i bambine/i e le/i ragazze/i protagoniste/i, e non solo destinatari/e, dei processi educativi nei quali sono coinvolti.

Tutto ciò si è concretizzato in azioni concrete come ad esempio:

  • un menù kids attento alla sana alimentazione e allo spreco
  • parcheggi riservati alle mamme e ai papà
  • tariffe agevolate per bambine/i e ragazze/i
  • comunicazioni ad hoc per le/i più piccole/i e le/gli adolescenti
  • collaborazioni con le scuole e le altre realtà educative del territorio
  • allestimento dei Baby pit stop (area per l’allattamento e la cura delle/i bambine/i)

Il contesto provinciale

Il progetto UNICEF “Musei Amici delle bambine, dei bambini e degli adolescenti” va ad arricchire ulteriormente il mosaico delle azioni che la Provincia Autonoma di Trento sta promuovendo per tutelare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Tra queste, il protocollo d’intesa con l’UNICEF per sviluppare in tutti i punti nascita e i servizi sanitari territoriali dell’Azienda sanitaria l’iniziativa “Ospedali e Comunità amici dei bambini”, con l’obiettivo di migliorare le pratiche a sostegno della genitorialità e della sana alimentazione infantile.
Diverse anche le attività avviate recentemente dal Dipartimento salute e l’Agenzia per la famiglia della PAT nell’ambito del programma “Nascere e crescere in Trentino” per sviluppare a livello territoriale – con la collaborazione delle istituzioni locali, l’Azienda sanitaria e il terzo settore – le buone pratiche per la salute e lo sviluppo dei bambini e delle famiglie, nell’ottica di costruire una comunità provinciale “amica dei bambini e delle famiglie” che pone realmente al centro le/i bambine/i e i loro genitori, che si prende cura della loro salute e del loro benessere in maniera sinergica, all’interno di una rete efficace di alleanze.