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Guatemala, Nicaragua e Costa Rica

Nuovi incontri e nuovi progetti di Resistenza al femminile

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Durante le ultime settimane di viaggio, le tappe sono state tante; dopo la cooperativa Nuevo Horizonte abbiamo affrontato dieci ore di bus per arrivare a Lanquin, dove abbiamo incontrato Silvia, Vilma e Secundina. Le tre sorelle Q’uetchí lavorano a Tuq’tuquilal, un centro rigenerativo che si occupa di cacao e curcuma, dando lavoro alle donne indigene della zona.

I giorni a Tuq’tuquilal sono stati pochi ma intensi e ci hanno fatto riflettere sulla delicata questione del colonialismo e su come sia difficile trovare il giusto modo di approcciarsi alle comunità native.

A Città del Guatemala, poi, abbiamo visto il divario enorme tra la sua opulenza – luci, cartelli pubblicitari, centri commerciali dappertutto – e le case col pavimento in terra battuta e il tetto di lamiera di Lanquin, dove la gente, pur non avendo molto, forse vive in maniera più vera ogni attimo.

Da lì presto ci siamo spostati verso La Trinidad, una comunità che vive ai piedi di un vulcano attivo: il Volcán de Fuego.

La convivenza con questo vuicano è per la popolazione un problema enorme: nel 2018 la sua eruzione ha provocato la morte di più di 200 persone e oggi La Trinidad lotta per una terra sicura dove garantire un futuro ai propri figli. Simeón e Magdalena ci accolgono come fossimo famiglia e, quando arriva l’ora, ripartire è difficile.

Ma sappiamo che al di là della frontiera con El Salvador ci aspetta una nuova avventura: due settimane con AMBAS, l’associazione fondata da donne che lavora per la tutela delle tartarughe e delle mangrovie.

Conosciamo Dora, Rosa, Mercedes, Mariza e le altre donne che sono coinvolte nel progetto. Insieme a loro lavorano anche Eder, Lucho, Ronald e Lorenzo perché – ci dice Rosa la fondatrice – la lotta di genere non riguarda solo le donne e il cambiamento arriva solo lavorando insieme.

Ma adesso è arrivato il momento di spostarsi, perché dopo esserci lasciate alle spalle anche la bella isola di Ometepe, in Nicaragua, dove abbiamo trascorso il Natale in compagnia di Nora e della sua famiglia, è ora di partire alla volta delle meraviglie del Costa Rica.

E dobbiamo trovare la forza di andare avanti, di continuare nonostante tutto, anche se un pezzo di noi resta sempre indietro con le persone che incontriamo, anche quando gli addii sono dolorosi.
Perché, in fondo, ogni fine è un nuovo inizio.
Se troviamo il coraggio di saltare nel vuoto.

Articolo di

Odi

Alice

Sara

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