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Facile dire Vipera...

Vipera comune

14 luglio 2023

È cronaca di questi giorni d’estate l’avvistamento e talvolta l’incontro – fin troppo ravvicinato – con numerosi e differenti tipi di serpenti nelle valli e tra i boschi del Trentino. Non sempre, però, si tratta di specie pericolose per l’uomo e sapere riconoscere di quali esemplari stiamo parlando è fondamentale per poter ammirare e apprezzare la biodiversità di cui siamo testimoni e, al contempo, tutelarsi in caso di necessità. Karol Tabarelli de Fatis, esperto del MUSE, racconta e spiega cosa osservare e come comportarsi in caso di avvistamento.

“Sarà una vipera o una biscia” questo è uno dei pensieri più ricorrenti di chi, non esperto in materia, incrocia il proprio sentiero con un rettile strisciante. Vediamo, in sintesi, cosa caratterizza un gruppo di specie, rispetto all’altro. Prima di tutto possiamo dire che in provincia di Trento vivono i rappresentanti di due famiglie di serpenti: i Viperidae (Vipera comune e Marasso) e i Colubridae (gruppo più numeroso che annovera: Saettone comune, Biacco, Biscia dal collare barrata, Biscia tassellata, Colubro liscio e Colubro del Riccioli). Sono i Viperidae, quelli velenosi, che andremo a raccontare maggiormente.

Dunque, vediamo in sintesi cosa dobbiamo notare, mentre osserviamo un serpente.
Le indicazioni sono riferite all’erpetofauna presente in Trentino, se dovessimo considerare l’Italia intera, queste informazioni potrebbero di poco variare:

  • Le vipere sono tendenzialmente serpenti corti e tozzi, dai movimenti non particolarmente rapidi. I colubridi sono serpenti più snelli e dal corpo “frustiforme”.
  • Notoriamente le vipere hanno una pupilla verticale ed ellittica, mentre le altre specie hanno pupilla rotondeggiante.
  • Le squame cefaliche (quelle del capo) sono nelle vipere numerose, generalmente di piccole dimensioni e non regolari nella disposizione. Nei colubri invece sono di dimensioni apprezzabili e disposte in un modo più regolare.
  • Le squame delle due vipere (comune e marasso) e delle due bisce (tassellata e dal collare barrata) sono carenate, cioè presentano una carenatura che si concretizza, alla vista, con una linea mediana che percorre la squama lungo la sua lunghezza. Le altre specie hanno squame lisce (ovvero senza carenatura).
  • La forma della testa, nonostante la “leggenda” la voglia triangolare nelle vipere, non è un elemento distintivo per il riconoscimento.

Le immagini di seguito chiariscono le differenze citate:

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Karol Tabarelli De Fatis
Ufficio ricerca e collezioni museali

Per ulteriori approfondimenti leggi e osserva le caratteristiche delle specie che puoi trovare in Trentino.

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