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Parte “Water Highway”, la nuova avventura a pedali di Yanez Borella sulle rotte dell’acqua

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Partenza: mercoledì 10 aprile 2024 alle 10
dal MUSE – Museo delle Scienze di Trento

Alla partenza Yanez Borella sarà a disposizione per eventuali interviste

Mercoledì 10 aprile prende il via “Water Highway”, il nuovo progetto dell’esploratore e ciclo-viaggiatore Yanez Borella. In sella a una bici elettrica partirà dal MUSE di Trento per un viaggio di 4 mesi e oltre 10.000 km attraverso 10 Paesi per raggiungere la catena montuosa del Karakorum, in Pakistan. Filo conduttore del progetto è l’acqua, risorsa sempre più preziosa da preservare e gestire in maniera sempre più consapevole. ll viaggio, che vede il supporto scientifico del MUSE e il sostegno di Parco Naturale Adamello Brenta e Apt Dolomiti Paganella, diventerà anche un docufilm firmato dalla regista Guia Zapponi.

Una bicicletta a energia rinnovabile, tanto spirito di avventura e la voglia di raccontare quanto è limitata la risorsa idrica. L’obiettivo di “Water Highway”, il nuovo progetto di Yanez Borella in collaborazione con MUSE – Museo delle Scienze di TrentoParco Naturale Adamello Brenta e Apt Dolomiti Paganella, è quello di richiamare l’attenzione sul tema dell’acqua e della siccità, raccontando il rapporto che gli abitanti dei luoghi che visiterà hanno con l’ambiente che li circonda in relazione ai cambiamenti climatici in atto.

“L’acqua è il principale bene che serve a mantenerci in vita; eppure, è una risorsa limitata il cui uso deve essere parsimonioso poiché con il nostro comportamento stiamo rischiando di comprometterla definitivamente – premette l’esploratore –. Ricordiamoci che solo il 2,5 per cento di tutta l’acqua sulla Terra è dolce. 200 sono i litri d’acqua che ogni italiano dispone in un giorno, contro i 10 giornalieri di un abitante del Maghreb; 75-80 i litri di acqua consumata per una doccia di cinque minuti: utilizzare questa risorsa in maniera consapevole può fare la differenza. La mia idea è quella di documentare gli squilibri ambientali a cui stiamo assistendo, partendo dallo stato dei ghiacciai”. 

Per leggere il comunicato stampa completo scrivi a media@muse.it o compila il form

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