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LA MEDUSA. Installazione artistica di Matteo Boato e Sara Metaldi

 
Comunicato stampa

La Medusa (Archivio MUSE, foto di Matteo De Stefano) (3)

Dal 17 maggio 2025 all’11 gennaio 2026

Inaugurazione: venerdì 16 maggio 2025 alle 18 con il talk del biologo marino Ferdinando Boero.

Al MUSE – Museo delle Scienze di Trento

Accesso libero negli orari di apertura del museo

Nell’ambito delle iniziative per l’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai, al MUSE – Museo delle Scienze di Trento “prende vita” l’installazione artistica firmata da Matteo Boato e Sara Metaldi, intitolata “La Medusa”. Realizzata con materiali di recupero, l’opera racconta il legame tra il mondo marino, la crisi climatica e i ghiacciai. “La Medusa”, che sarà visibile fino all’11 gennaio 2026 all’ingresso del museo, dà il via a un nuovo percorso di visita in 10 tappe che sottolinea le interrelazioni tra montagne e oceani, biodiversità e storia umana.

Lunghi tentacoli, una natura evanescente e una profonda connessione con le trasformazioni ambientali e climatiche in corso: una maestosa medusa, sospesa nell’atrio del museo, a partire dal 17 maggio 2025 offrirà al pubblico nuovi spunti di riflessione in occasione dell’Anno Internazionale per la Conservazione dei Ghiacciai.

L’installazione, realizzata dagli artisti Matteo Boato e Sara Metaldi, unisce arte, scienza e sostenibilità per raccontare una delle più urgenti sfide del nostro tempo: il cambiamento climatico.

Con dimensioni di 2 x 4 metri, la scultura è costruita con acciaio inox, plexiglass, plastica riciclata ed è arricchita da elementi luminosi che la rendono viva, quasi pulsante. Il suo aspetto etereo cela una potente metafora ambientale: la medusa, organismo antichissimo e resiliente, diventa simbolo delle trasformazioni in atto negli oceani, colpiti dal riscaldamento globale, dall’inquinamento e dall’acidificazione.

L’installazione inaugura il nuovo percorso di visita in dieci tappe “Cerca i ghiacciai passo dopo passo”, che si snoda attraverso i piani del museo valorizzando alcuni reperti ed exhibit delle sale espositive sotto una nuova chiave di lettura. L’invito è quello di esplorare le interconnessioni tra la fusione dei ghiacciai, l’innalzamento del livello del mare e le trasformazioni degli ecosistemi marini.

Per leggere il comunicato completo scrivi a media@muse.it oppure compila il form

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