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Al via il progetto europeo PrioritICE

per lo studio e la tutela della biodiversità degli ambienti glaciali

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Al via il progetto europeo PrioritICE
per lo studio e la tutela della biodiversità degli ambienti glaciali

Un progetto per censire la biodiversità glaciale alpina, comprendere il rischio di estinzione delle specie e individuare aree prioritarie dal punto di vista conservazionistico: guidato dall’Università Statale di Milano, il progetto PrioritICE coinvolge altri quattro partner, tra cui il MUSE – Museo delle Scienze di Trento.

Il ritiro dei ghiacciai è una delle manifestazioni più evidenti degli effetti dei cambiamenti climatici. Nonostante ai più possano sembrare degli ambienti privi di vita, le ricerche svolte – soprattutto negli ultimi vent’anni – hanno mostrato come questi siano a tutti gli effetti habitat in grado di sostenere una biodiversità unica. La così detta “biodiversità glaciale” è costituita da batteri, alghe, muschi, piante, invertebrati e vertebrati che vivono in questi ambienti che consideriamo “estremi”. Questi organismi hanno sorprendenti adattamenti morfologici e fisiologici, che li rendono specializzati a vivere in prossimità o a contatto col ghiaccio a tal punto da renderli sentinelle dei cambiamenti climatici. Molte specie sono addirittura endemiche, ovvero esclusive di singoli ghiacciai o gruppo montuosi. Risulta quindi prioritario fornire un primo inquadramento relativo lo stato della conoscenza della biodiversità glaciale nonché un’approfondita conoscenza delle relazioni che si instaurano tra le specie e l’ambiente in cui vivono. La biodiversità glaciale è patrimonio naturalistico di ogni nazione che ha, sul proprio territorio, dei ghiacciai.

Damma Glacier

È proprio in questo contesto che si inserisce il progetto europeo PrioriICE “Vanishing habitats: conservation priorities for glacier-related biodiversity threatened by climate change”, coordinato dall’Università degli Studi di Milano che si avvale della collaborazione del MUSE – Museo delle Scienze di Trento, in Italia, e di altri tre partner stranieri: University of Lausanne – Switzerland, Laboratoire d’Ecologie Alpine – France, Adam Mickiewicz University – Poland.

Ciascun partner metterà a disposizione la propria competenza decennale relativa lo studio della biodiversità glaciale. “Per esempio l’Università degli Studi di Milano combinerà metodologie all’avanguardia come l’analisi del DNA ambientale presente sul ghiacciaio e nei suoli di recente deglaciazione, con analisi più tradizionali sulla distribuzione delle piante e degli animali” spiega Francesco Ficetola, zoologo dell’Università Statale di Milano e coordinatore di PrioritICE.

“Il MUSE supporterà il progetto con la competenza relativa l’ecologia degli ambienti glaciali e le comunità di insetti e ragni criofili, ovvero amanti del freddo e del ghiaccio” commenta Mauro Gobbi, referente del progetto per il MUSE – Museo delle Scienze di Trento.

Per leggere il programma della serata e il comunicato stampa completo scrivi a media@muse.it o compila il form

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