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Racconti dalla COP28

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2 gennaio 2024

La 28°edizione della Conferenza ONU sul Clima (COP28), tenutasi a Dubai, si è conclusa il 13 dicembre 2023 con l’approvazione del documento “First global stocktake”. Questo accordoapprovato con il consenso unanime di tutti i 197 Paesi membri dell’UNFCCC più la rappresentanza dell’Unione Europea – è il primo bilancio dei progressi fatti rispetto all’Accordo di Parigi del 2015. Nel testo sono stati inclusi per la prima volta i combustibili fossili, termine che comprende petrolio, gas e carbone. Un passo importante, se si pensa che fino a questo momento non erano mai stati menzionati, nonostante il loro evidente ruolo nella crisi climatica.

Sebbene il documento lasci più libertà di interpretazione sul processo da compiere, stabilisce anche una data, quella del 2050, entro la quale arrivare all’obiettivo delle zero emissioni.

La partecipazione della società civile

Assieme ad altri cinque ragazzi e ragazze provenienti dal Trentino, ho preso parte ai lavori di Dubai grazie al progetto partecipativo “Racconta il clima alla COP28” promosso dall’Associazione Viração&Jangada e dall’Agenzia di Stampa Giovanile, in qualità di rappresentate della società civile. Questa esperienza ci ha permesso di fare advocacy attraverso la scrittura di articoli, la realizzazione di reels e post sui social direttamente dal luogo dei lavori.

Ora, dopo il nostro rientro siamo impegnati nell’organizzazione di eventi di restituzione della nostra esperienza nelle scuole, nelle università e in altri contesti, come lo spazio Agorà del Muse nell’ambito dei I Giovedì sul clima (18 gennaio 2024).

Come zoologa, ho colto con favore lo spazio che natura e biodiversità hanno avuto all’interno di questa edizione della COP. Nel testo finale, infatti, si fa riferimento alla natura otto volte e alla biodiversità cinque volte. Il testo include anche Soluzioni Basate sulla Natura e sottolinea l’urgente necessità di affrontare in modo olistico il cambiamento climatico e la consapevolezza che biodiversità, diritti delle donne, energia rinnovabile e produzione di cibo sono interconnesse e un approccio basato solo sulle tecnologie, da solo, non limiterà i cambiamenti climatici”.

Guarda l’intervista a Francesca

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Articolo di

Francesca Roseo
Zoologa del MUSE
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