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Il diavolo non gioca a dadi

Noi, la scienza e la bomba: a ottant’anni da Hiroshima

Il diavolo non gioca a dadi. Noi, la scienza e la bomba: a ottant’anni da Hiroshima

Il 6 agosto 1945, il pilota Paul Tibbets sgancia un ordigno che distrugge la città di Hiroshima. Un’esplosione di cui sentiamo l’eco ancora oggi. Ma anche una storia che arriva da lontano e che ha come protagonisti alcuni dei più grandi scienziati del Novecento.

Un reading musicale, a cura di Massimiano Bucchi, professore ordinario al Dipartimento di Sociologia e Ricerca Sociale dell’Università di Trento e autore, e Arturo Stalteri, pianista, compositore e conduttore radiofonico italiano, in occasione dell’ottantesimo anniversario della tragedia di Hiroshima. 

Massimiano Bucchi
Massimiano Bucchi insegna Scienza, Tecnologia e Società all’Università degli Studi di Trento. È stato visiting professor in Asia, Europa, Nord America e Oceania. È autore di saggi in riviste internazionali quali Nature, Science, PLOS ONE e di una decina di libri pubblicati in oltre venti Paesi. Tra i più recenti Per un pugno di idee. Storie di innovazioni che hanno cambiato la nostra vita (Bompiani, 2016, tre edizioni), Come vincere un Nobel. L’immagine pubblica della scienza e il suo premio più famoso (Einaudi, 2017), Io e Tech. Piccoli esercizi di tecnologia (Bompiani, 2020) . Collabora con il Corriere della Sera, Il Foglio. Per sei anni ha curato la rubrica “Da dove viene” per con la trasmissione televisiva Superquark (Rai1) condotta da Piero Angela.
www.massimianobucchi.it

Arturo Stàlteri
Arturo Stàlteri si è diplomato in pianoforte al Conservatorio Alfredo Casella de L’Aquila. Ha studiato a Roma con Vera Gobbi Belcredi e a Parigi con Aldo Ciccolini. Dal 1989 collabora con Rai Radio 3, per la quale ha condotto numerosi programmi. Stàlteri ha cominciato a farsi conoscere con il gruppo Pierrot Lunaire, uno dei nomi storici del rock progressivo degli anni settanta, un gruppo che seppe mediare tra rock e classicismo e con il quale Stàlteri ha registrato due album per RCA. Celebri le sue interpretazioni al pianoforte delle musiche di Philip Glass, Brian Eno e Franco Battiato. Brani di Stàlteri sono stati inclusi in varie colonne sonore, tra cui “L’Amore è Eterno finché dura” di Carlo Verdone.