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Voci dai ghiacciai: segnali di un pianeta che cambia

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29 luglio 2025

Il clima sta cambiando rapidamente e, parallelamente, si modificano ecosistemi, società e abitudini. In alta quota queste trasformazioni sono più visibili che altrove. Qui, anno dopo anno, i ghiacciai si riducono in spessore e dimensioni, diventando indicatori tangibili e drammatici del riscaldamento globale.

Come stiamo reagendo come società a questo cambiamento? Quali sono le prospettive per il futuro dei ghiacciai alpini?

Abbiamo provato a rispondere a queste domande durante l’incontro “Voci dai ghiacciai. Segnali di un pianeta che cambia”, ospitato lo scorso giugno nello spazio MUSE Agorà. Protagonisti dell’incontro sono stati il glaciologo Giovanni Baccolo e il giornalista ambientale Ferdinando Cotugno, in dialogo con la comunicatrice scientifica del MUSE Laura Scillitani.

I ghiacciai sono ormai fossili climatici: non producono più ghiaccio, non crescono. Sono un lascito del passato che rischiamo di perdere per sempre”, ha spiegato Baccolo. Il glacialismo alpino sarà difatti tra i primi a scomparire, ma le conseguenze vanno ben oltre le montagne. Il ritiro dei ghiacci avrà impatti globali, dal livello dei mari alla disponibilità di acqua per intere comunità.

Cotugno ha sottolineato come la crisi climatica stia scivolando fuori dalle agende politiche. “Vivremo tutta la nostra vita in un mondo climaticamente alterato ma ci comportiamo come se non fosse così”, ha dichiarato.

Continua…

Nel corso dell’incontro è emerso un altro tema centrale: la difficoltà della politica nel rispondere alla crisi climatica con coerenza e continuità. Tra pandemia, conflitti internazionali, crisi energetiche e instabilità economica, l’azione per il clima ha subito rallentamenti evidenti. E resta una domanda aperta: le democrazie riusciranno a sostenere politiche ambientali di lungo termine?

In questo scenario complesso, non mancano però dati incoraggianti.

Secondo la valutazione della Commissione europea sui Piani nazionali per l’energia e il clima, L’Unione Europea è attualmente sulla buona strada per ridurre le emissioni nette di gas serra di circa il 54% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, avvicinandosi così all’obiettivo del -55% fissato dalla Legge europea sul clima. Questo a condizione che gli Stati membri attuino pienamente le misure nazionali esistenti e pianificate, insieme alle politiche dell’UE. Un segnale incoraggiante, ma ancora poco condiviso e celebrato.

Questo incontro ha infatti evidenziato un punto essenziale: il clima non è più solo una questione ambientale ma un tema politico, culturale e sociale. Partendo dalla ricerca scientifica e coinvolgendo attivamente le persone, è urgente costruire una nuova narrazione fatta di consapevolezza, responsabilità condivise e possibilità reali di cambiamento.

Con “Voci dai ghiacciai” si è conclusa la prima parte della rassegna Dialoghi sul ghiaccio, che ha animato MUSE Agorà, lo spazio del museo pensato per stimolare il confronto sulle grandi trasformazioni del nostro tempo. La rassegna riprenderà in autunno (15 e 22 ottobre, 5 novembre) con tre nuovi appuntamenti e nuove voci.

L’allestimento presente in Agorà Dal ghiaccio a noi. Le ricerche MUSE sui ghiacciai nell’Antropocene , realizzato in occasione dell’Anno Internazionale per la conservazione dei ghiacciai, è visitabile fino all’11 gennaio 2026.

 

Ascolta i protagonisti dell’incontro

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Ferdinando Cotugno è un giornalista ambientale, si occupa principalmente di sostenibilità, ambiente e crisi climatica. Scrive per diverse testate giornalistiche tra cui Domani, per cui cura la newsletter e il podcast “Areale”. È anche co-conduttore del podcast “Ecotoni”.
Ha pubblicato “Italian Wood. Alla scoperta di una risorsa che non conosciamo, i nostri boschi” (Mondadori, 2020), “Primavera ambientale. L’ultima rivoluzione per salvare la vita umana sulla Terra” (Il Margine, 2022), “Tempo di ritorno” (Guanda, 2025).

Giovanni Baccolo è un geologo attualmente ricercatore presso l’Università degli Studi Roma Tre dove si occupa di ghiacciai, ambiente e clima. Prima di Roma Tre, ha svolto attività di ricerca presso il Paul Scherrer Institut in Svizzera e l’Università degli Studi di Milano-Bicocca, dove ha conseguito il dottorato. Cura il blog “Storie Minerali” e ha pubblicato “I ghiacciai raccontano” (People, 2024) e “Piccoli ghiacciai alpini. Sulle tracce di Bruno Castiglioni tra le Pale di San Martino” (Cierre Edizioni, 2021).

Articolo di

Lucilla Galatà
Ufficio programmi per il pubblico
Mediazione culturale

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