Il MUSE guarda al futuro
Il Museo delle scienze di Trento interviene al Future Day di ASviS per discutere
il ruolo dei “Musei dei Futuri”
Martedì 2 dicembre 2025
Auditorium dell’Ara Pacis, Roma
Il MUSE – Museo delle Scienze di Trento è tra i protagonisti al Future Day, l’evento ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile) sui futuri possibili, che si è svolto a Roma oggi all’Auditorium dell’Ara Pacis.
In occasione dell’Anno giubilare della speranza e della Giornata mondiale dei futuri promossa dall’Unesco, l’evento è stato organizzato in collaborazione con ICOM Italia (International Council of Museums, Comitato Italiano), Officine Italia, Save The Children e Fondazione Italiana per gli Studi sul Futuro, nell’ambito dell’iniziativa Ecosistema Futuro. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di posizionare a livello istituzionale e mediatico il tema del futuro, o meglio, dei futuri possibili.
Il MUSE è stato chiamato a intervenire in uno dei panel più attuali e stimolanti della giornata: “Verso il Network dei Musei dei Futuri”, realizzato da ICOM Italia e ASviS. L’obiettivo del network, che coinvolge oltre 40 istituzioni culturali “apripista” che nel 2026 realizzeranno attività dedicate ai futuri possibili con l’obiettivo di trasformare musei in spazi di immaginazione civica e alfabetizzazione ai futuri, è quello di mettere il futuro e la sostenibilità al centro del dibattito pubblico e culturale, in linea con l’Agenda 2030. A portare la visione del museo trentino è stata Lucia Villanova, mediatrice culturale del MUSE in rappresentanza delle giovani generazioni impegnate nelle istituzioni culturali, che ha dialogato con Mariassunta Peci, Direttrice generale Affari Europei e Internazionali del Ministero della Cultura, e Ilaria Miarelli Mariani, Direttrice Musei Civici di Roma.
“I musei si stanno già occupando di futuro nel senso che sono laboratori che danno strumenti per capire il presente e per avviarsi così verso scenari futuri in modo ottimista – ha affermato Lucia Villanova -. “I musei devono poi far leva sul loro punto di forza: ovvero essere degli spazi fisici dove possiamo relazionarci con altri esseri umani, quindi essere luoghi, riconoscibili, accessibili e accoglienti in cui ospitare in particolare i giovani. Infatti, per immaginare i futuri possibili ci focalizziamo sui pubblici più giovani facendo fare loro delle esperienze nelle nostre attività educative su temi cruciali del nostro tempo come crisi climatica, perdita di biodiversità, declino demografico e sollecitare la creatività per stimolare sulle giovani visioni di futuro”.