Le caratteristiche
Il carattere più evidente
dell’edificio progettato da Renzo Piano è l’andamento delle coperture,
che simulano le acclività dei versanti montani. Il MUSE si estende in
pianta su una lunghezza massima (Est/Ovest) di 130 m fuori terra e una
larghezza massima (Nord/Sud) di 35 m. Le sue funzioni si sviluppano in
due livelli interrati e cinque livelli fuori terra (compreso il piano
terra). Tutti i piani fuori terra, più il -1, accolgono sia funzioni
destinate al pubblico sia attività amministrative, di servizio e di
ricerca.
L’idea architettonica nasce dalla ricerca di una giusta
mediazione tra bisogno di flessibilità e risposta, precisa e coerente
nelle forme, ai contenuti scientifici del progetto culturale.
Un
museo in cui i grandi temi del percorso espositivo sono riconoscibili
anche nella forma e nei volumi, mantenendo al tempo stesso un’ampia
flessibilità di allestimento degli spazi, tipica di un museo di nuova
generazione. L’edificio è costituito da una successione di spazi e di
volumi, di pieni e di vuoti, adagiati su un grande specchio d’acqua sul
quale sembrano galleggiare, moltiplicando gli effetti e le vibrazioni
della luce e delle ombre. Il tutto è tenuto insieme, in alto, dalle
grandi falde della copertura che ne assecondano le forme, diventando
elemento di forte riconoscibilità.