- sono ideati e studiati ad hoc in collaborazione con i singoli docenti,
in base alle particolari esigenze di programmazione;
- possono essere inseriti nei POF (Piani dell’Offerta Formativa) dei
singoli Istituti;
- permettono di proporre valide offerte educative e formative da svolgersi
anche nelle ore opzionali, secondo le direttive della riforma scolastica, alla
luce dell’autonomia didattica, organizzativa e gestionale della Scuola;
- forniscono linee guida nella lettura trasversale del paesaggio e spunti
per analizzare aspetti naturalistici, antropici e di gestione integrata del
territorio;
- possono trattare temi di ampio respiro che si sviluppano attraverso un
approccio multidisciplinare ma anche approfondire un’unità didattica
potenziandola con specifici momenti laboratoriali legati alle peculiarità del
territorio di appartenenza della scuola
- sono collegati alle linee di ricerca in atto presso le Sezioni
scientifiche del Museo, creando una forte alleanza fra mondo della ricerca e
Scuola trentina.
- con l’ausilio di una matrice progettuale standard i docenti possono
certificare e definire con chiarezza le singole fasi del percorso;
- e ore di progettazione del docente sono certificate dal Museo per un
eventuale riconoscimento presso l’Istituto di appartenenza.
Le tariffe per i percorsi didattici speciali vanno concordate di volta in volta in base alle caratteristiche di ciascun progetto .
Ecco alcuni esempi di progetti realizzati con le scuole nell'anno scolastico 2012-13:
Montagna amica. Con l'Istituto Ladino di Fassa di Pozza di Fassa, Trento
Conoscenza del territorio. Con l’Istituto Comprensivo Valle di Ledro di Bezzecca, Trento
Acqua in bocca. Con l’Istituto di Istruzione “Marie Curie” di Pergine Valsugana, Trento